Spianatrice varie misure
Forno Raku modello Panzer varie capacità
Storia del raku
Ceramica Raku
La storia, le origini, la tradizione.
La ceramica Raku, basata su tecniche molto antiche che affondano le proprie radici nella cultura e tradizione artigianale giappone, e' da tempo entrata nella nostra cultura artigianale.
Il termine “Raku” designa una particolare tecnica ceramica nata in Giappone nel XVI° secolo. Il suo ideatore, Chojiro, diede origine ad una dinastia di ceramisti che da quindici generazioni continua a tramandare la tradizione: la dinastia Raku, appunto.
In Giappone questa tecnica è legata fin dalla sua nascita alla cerimonia del tè (cha-no-yu), ed ogni oggetto è il risultato di una precisa successione di operazioni che acquistano un carattere quasi “rituale”. Tanti sono i libri che parlano della tecnica Raku ,ognuno con sue teorie nate da esperienze diverse subendo cosi radicali trasformazioni.
La particolarità del Raku sta nel fatto che i pezzi sono estratti dal forno ancora incandescenti per essere sottoposti ad una serie di interventi. Molti ceramisti agiscono modificando di volta in volta il procedimento apportando varianti personalizzate al fine di ottenere effetti sempre nuovi e spesso non del tutto prevedibili
La ceramica Raku nasce per mano di Chojiro, ceramista giapponese vissuto nell’epoca Momoyama (XVI sec.), ed è da sempre legata alla produzione di ciotole per la cerimonia del tè (cha-no-yu). E’ infatti per Sen Rikyu, maestro dello cha-no-yu, che Chojiro iniziò ad utilizzare la tecnica che poi verrà chiamata “Raku”. Da allora in poi Raku è diventato anche il cognome della famiglia di ceramisti discendenti di Chojiro che da 15 generazioni porta avanti la tradizione del Raku in Giappone.
Nella tecnica tradizionale nulla è lasciato al caso, l’artista segue sempre una precisa sequenza di operazioni che acquistano un carattere quasi rituale. la ciotola è sempre eseguita a mano, senza l’ausilio di particolari strumenti: in questo modo le mani possono esprimersi liberamente trasmettendo all’argilla la sensibilità dell’artista.
Con la diffusione del Raku nel mondo occidentale il vincolo con la cerimonia del tè si è perso e la tecnica ha subito profonde trasformazioni. L’introduzione di varianti personalizzate, la sperimentazione libera e continua, hanno fatto di questa tecnica ceramica un’importante mezzo di espressione artistica, anche se per le stesse ragioni lo stesso termine”Raku” ha perso a poco a poco il contatto con il suo originale significato.